“Mani Tese Morcone: raccolti i fondi pro-alluvionati”

Associazione “Mani Tese Morcone: raccolti i fondi pro-alluvionati”

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L’Associazione “Mani Tese Morcone” ha cercato e trovato la condivisione e il sostegno della popolazione nelle ultime iniziative finalizzate alla raccolta di somme di denaro per portare un aiuto a quelle famiglie beneventane che hanno perso tutto a causa degli eventi calamitosi dello scorso mese di ottobre. L’Associazione in una “Serata di Beneficenza” organizzata il 29 ottobre, qualche giorno dopo il disastro ambientale, ricavava la somma di 450 euro. Nella “Cena di Beneficenza” del successivo 14 novembre a fronte di un incasso di 1.620 euro e di 539,60 euro di spese sostenute per l’allestimento della serata, 1.080,40 sono stati gli euro ricavati “pro alluvionati” della città di Benevento. Il ricavato delle due manifestazioni per complessivi 1.530,40 euro sarà devoluto nei prossimi giorni a due famiglie fortemente danneggiate dalla violenza delle piogge torrenziali. Ancor prima delle due iniziative, il 25 ottobre “Mani Tese Morcone” donava la somma di euro 300 alla Caritas Diocesana di Benevento. Sono soldi questi, immagazzinati grazie alla forza e alla compattezza dell’Associazione murgantina, unita da un tacito “contratto di solidarietà”. “Mani Tese Morcone”, diretta con equilibrio dalla presidente Franca Maselli, in ogni occasione disponibile ad impegnare energie e lavoro in favore degli altri, fa della solidarietà (dovere primario di ogni cittadino – art. 2 della Costituzione Italiana) un vero sentimento sociale. La partecipata cena di beneficenza è stata anche occasione per unire solidarietà alla solidarietà nel ricordare le vittime innocenti degli attentati terroristici di Parigi. Alle ore 22 la musica ha smesso di suonare, le voci sono diventate sempre più silenziose fino a tacere e mentre le luci del grande lampadario si sono spente, su ogni tavolo apparecchiato nella Sala del Teatro San Salvatore si è accesa la fiammella della speranza di una candela. “Quello che è successo è orribile – ha detto la presidente Franca Maselli – per questo abbiamo spento per un minuto le luci artificiali e acceso una candelina per esprimere non solo la nostra vicinanza alle famiglie colpite dall’immane dolore, ma anche per rispondere con la non violenza a questo che è un attacco non solo a Parigi ma a tutti noi, a tutta l’umanità”. Parole toccanti, parole che ci spingono alla riflessione e al pensiero: mostrare solidarietà verso gli altri non vuol dire soltanto partecipare ai problemi di chi fa parte della nostra comunità, ma significa anche sentire un legame affettivo altruistico che ci unisce ai nostri simili.

Gabriele Palladino