Arrestato cardiologo

Arrestato cardiologo del Gemelli di Roma, l’accusa: «Riciclava i soldi della cosca Grande Aracri»

In carcere anche il presidente della Banca cooperativa di Crotone. Indagati 4 finanzieri, l’ex vice presidente della giunta calabrese Nicola Adamo e un ex consigliere regionale
di Carlo Macrì
Arrestato cardiologo del Gemelli di Roma, l’accusa: «Riciclava i soldi della cosca Grande Aracri» Il cardiologo Alfonso Sestito (Ansa)
CUTRO (Crotone) – Il cardiologo Alfonso Sestito, in servizio all’ospedale Gemelli di Roma, era il riciclatore della cosca Grande Aracri di Cutro. Il professionista è stato arrestato dalla Guardia di finanza di Crotone con l’accusa di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, abuso d’ufficio. In carcere sono finiti anche il presidente della banca Cooperativa di Crotone, l’imprenditore Rosario le Rose. Quattro finanzieri sono invece indagati perché avrebbero favorito, informando gli arrestati sull’esito delle indagini, attraverso la consultazione della banca dati.

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Il cardiologo

Il cardiologo che svolge anche attività ambulatoriale a Reggio Emilia e Cutro, roccaforti della cosca Grande Aracri, sarebbe stato il terminale economico della famiglia di ‘ndrangheta attraverso una serie di investimenti, di natura imprenditoriale, soprattutto nel campo della ricezione turistica. Una volta acquisiti gli immobili quasi tutti ubicati lungo la costa cutrese, la cosca li gestiva e, soprattutto, assicurava il controllo. Due delle società sequestrate, Camelia Srl e Domus Re Consulting, erano intestate a Giancarla Sestito, moglie del cardiologo. Il presidente della banca cooperativa, invece, in qualità di dirigente dell’Area tecnica del Comune di Cutro tra il 2007 e il 2015, aveva affidato, in regime di monopolio, tutti gli appalti a una sola ditta del luogo, gestita dalla cosca Aracri. Nell’inchiesta, denominata “Thomas”, sono indagati per traffico d’influenze anche l’ex vice presidente della giunta regionale Nicola Adamo e un ex consigliere regionale Giuseppe Tursi Prato. La Guardia di finanza ha provveduto a sequestrare 15 milioni di euro tra società, immobili, depositi bancari, autovetture e polizze assicurative.
15 gennaio 2020 (modifica il 15 gennaio 2020 | 14:44)
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