In Francia

In Francia

È tutta questione di… mediocrità.

Francia_00-300x225Partiamo da questa notizia
( “Il Capodanno non è nei nostri valori”: l’attacco del rapper islamico 4 Gennaio 2022 – 11:33 Il video della superstar dell’hip hop convertitosi all’islam nel 2004 infiamma la polemica identitaria in Francia e imbarazza la candidata Valérie Pécresse, sponsorizzata dal rapper)
e dalle considerazioni riportate in questo articolo.

Di per sé, non si tratta di qualcosa di originale, perché in questi ultimi decenni ci siamo abituati ad esternazioni di questo tipo, e di matrici le più diverse, siano esse religiose o politiche. Quindi, non sono oggetto di scandalo, almeno per me.

Eppure, il mondo sociale francese, che in molti aspetti si avvicina al nostro italiano, questa affermazione ha suscitato un certo clamore, come se il destino delle prossime elezioni fosse affidato alle esternazioni di questo signore.

Un signore che, come si legge nell’articolo, avrebbe tutte le ragioni per vergognarsi per ben altre caratteristiche culturali che quelle espresse nella sua produzione mediatica.

Certo, capisco che si deve pur vivere, sia con le canzoni (e in questo periodo storico tutti cantano, ballano e producono video…) che con altre manifestazioni attira-gente, ma sarebbe opportuno stimolare nella popolazione e nei media una certa lontananza dalle modalità espresse da questi signori.

Francia_01-300x192 Eppure, si apprende (sempre dall’articolo che ho inserito in ipertesto) che il rapper è persino nelle condizioni di produrre un sostegno ufficiale a favore di una candidata repubblicana alla presidenza della regione Ile-de-France.

È vero che ogni cittadino ha il diritto di esprimere le proprie idee politiche e religiose, ma avrebbe anche il dovere di farlo secondo una pacatezza ed uno stile che fosse all’altezza di ciò che esprime. Insomma, tutte le cose di questo mondo andrebbero espresse per fini non esclusivamente commerciali e propagandistici.

Ma, come possiamo constatare, anche in Francia le cose non sono messe molto bene, da questo punto di vista.

Sarà il caso di dire mal comune mezzo gaudio?

Mah… non saprei.

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).