La paura del contagio si esorcizza cantando

Guerra al nemico invisibile. La paura del contagio si esorcizza cantando
20/03/2020

E siamo ancora qui a parlare di Coronavirus…

In tempi di #iorestoacasa, una clausura forzata ma necessaria per combattere il “nemico invisibile e aggressivo”, l’Italia intera esorcizza la paura e la solitudine cantando e suonando sui balconi.

E il risultato è a dir poco strabiliante: una melodia – diversa per ogni quartiere e città – che attraversa le nostre regioni da Nord a Sud dello Stivale, ora seguendo le note dell’inno di Mameli avvolti nel tricolore, ora imbracciando una chitarra e intonando le più belle canzoni italiane.

A Benevento il primato di aver rotto il silenzio tombale di questi giorni spetta ad alcuni giovani di via Piermarini, zona alta della città, praticamente a pochi passi dalla nostra redazione.

Armati, si fa per dire, chi di tamburelli, chi di nacchere, un gruppo di ragazzi ha improvvisato una tammurriata sui balconi, un modo allegro per dare un segnale: quello della speranza e della continuità.

Il video, pubblicato da Marina Bocchino, è stato condiviso subito in rete ed è diventato virale in poco tempo, tanto da essere mandato in onda anche durante il programma pomeridiano di Rai Uno “La vita in diretta”.

L’iniziativa nata per gioco, poi, ha conquistato pure il sindaco Clemente Mastella: “E’ bello – ha detto – vivacizzare e rendere armonioso il disagio che viviamo. La musica resta l’unica forma di contagio che fa bene”.

Nei giorni a seguire tanti altri beneventani, da viale Principe di Napoli al Corso Garibaldi, da via Gaetano Rummo a via Salvator Rosa, da viale Mellusi a via Marmorale, hanno intonato canzoni dai balconi per riempire gli spazi vuoti di questa incredibile attesa e ribadire con forza che “andrà tutto bene, ce la faremo”.

C’è poi chi, come la famosa band sannita di musica popolare dei “Trementisti” di Vitulano ha scritto un brano dal titolo “U Virus a Curona”, che ironizza sul panico generale causato dal Covid-19 e aiuta così a sorridere.

“Il brano nasce dall’invito della mia vicina di casa Giustinella – ha spiegato Fabrizio Cusani, cantautore e voce storica dei Trementisti – a fare una balconata per tenerci in contatto e distrarre i bambini. Ho scritto il testo di getto per raccontare la situazione, le limitazioni che stiamo vivendo e sul fatto che la musica dai balconi è un potentissimo mezzo per avvicinarci. Ho registrato con mia moglie, rigorosamente in casa, con lo smartphone, e ho inviato il brano, “U Virus a Curona”, ai vicini di casa e ai familiari per cantarla tutti insieme. A quanto pare, il brano ha girato un po’ su WhatsApp e sta “infettando” in modo divertente e benefico il web più del virus che ci costringe a casa”.

ANNAMARIA GANGALE

annamariagangale@hotmail.it

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