La ricompensa

La ricompensa

È tutta questione di… precisione.

Ricompensare_00-768x512La ricompensa è un elemento importante nelle azioni persuasive.

All’interno della nostra struttura neurocognitiva, nel cervello, esiste un sistema che viene definito mesolimbico dopaminergico o sistema della ricompensa, caratterizzato da un gruppo di strutture neuronali responsabili della motivazione, dell’apprendimento associativo e delle emozioni positive.

Per comprendere l’importanza di questo sistema, è necessario innanzitutto definire che cosa intendiamo per ricompensa: la proprietà attraente e motivazionale di uno stimolo che induce l’individuo a realizzare un comportamento appetitivo. In altri termini, possiamo definire ricompensa un qualsiasi stimolo, evento, attività, situazione oppure oggetto che ha il potenziale la capacità di favorire un avvicinamento a sé, da parte di qualsiasi individuo vivente.

In effetti, ricompensare una persona con parole di elogio, oppure un atleta con un trofeo o ancora, un Paese con l’assistenza economica o militare, può avere effetti a lungo termine molto importanti, come la creazione di legami e relazioni assai strette e cogenti.

Ecco perché questa tecnica può avere una funzione educativa iniziale, ma dovrebbe comunque essere affiancata dallo sviluppo di sentimenti autonomi e personali di soddisfazione individuale, grazie ai quali si perseguono gli obiettivi che riteniamo essere importanti, e non per ricevere una gratificazione esterna.

Ricompensare_01-768x514Gli esseri umani, in questo modo, possono acquistare quel sufficiente grado di sicurezza in sé e di autonomia, utili per affrontare le sfide della realtà trovando all’interno della propria individualità la motivazione a perseguire i propri scopi.

Ecco, in relazione a questi concetti, temo che il periodo storico nel quale stiamo vivendo e che sperimentano anche i nostri giovani sia, da questo punto di vista, relativamente difettoso, proprio perché concentrato su gratificazioni effimere e decisamente mercificate.

 

 

 

alessandro_bertirotti3Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura ed è attualmente Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).