Per le statistiche siamo già morti

PER LE STATISTICHE SIAMO GIÀ MORTI
Basta con le statistiche che ci rovesciate addosso ogni giorno come estrema unzione. Stando alle statistiche io per esempio sarei morto da svariati anni. E così molti di voi, e pure l’Italia intera. Dunque, calcoliamo. I maschi vivono sette anni meno delle donne e io sono maschio. I mancini, poi, vivono quattro anni meno dei destrimani e io sono mancino. Chi non pratica sport né diete vive cinque anni meno degli altri e io sono tra questi. Chi frequenta metropoli inquinate e capitali dello stress vive quattro anni in meno, e io bazzico la capitale. Chi si espone troppo al sole, senza precauzioni, si gioca, diciamo, tre anni di vita. Facendo i conti, avrei una penalità di 22 anni; rapportando l’età effettiva alla durata media della vita, sarei morto da alcuni anni a mia insaputa. Per fortuna fumo e bevo poco, altrimenti la mia retroattività di defunto risalirebbe alla gioventù. Non so se mi toglie qualcosa pure la carnagione scura, il tifo per la Fiorentina contratto nell’infanzia e aver mangiato troppa liquirizia e tutto ciò che sa di bruciato. Quel che state leggendo, secondo la statistica, sarebbe dunque un post nel senso di postumo, inviato da un account spiritico dell’aldilà.
Se dovessimo attenerci alle statistiche e al paurismo, cioè alla paura di tutto, che è oggi la religione più diffusa in Occidente, anche l’Italia con quei dati che si ritrova e quei debiti che si è accollata, sarebbe finita da un pezzo. Sì, è meglio prevenire, abbiate cura di voi e tutte le sante menate che sappiamo. Però basta con questo terrorismo statistico, il buco del debito a forma di voragine, il buco dell’ozono a cappello di prete, il buco senza fondo allo stomaco, nelle menti e nelle coscienze, il buco delle nascite da noi, rispetto alla piena di nascite nel mondo; per non dire delle guerre, i contagi, i pianeti a rischio collisione, i cinesi, lo stress. E i russi che, si è scoperto di recente, ci procurano pure la nausea e il mal di testa (e poi dicono i complottisti, i terrapiattisti e gli ufologi). Vogliamo le mani libere e non più impegnate una per le pillole e l’altra per grattarci i genitali, entrambi per scampare alla morte già avvenuta, a nostra insaputa.