25 aprile: Festa della Liberazione!

25 aprile: Festa della Liberazione!

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MEMENTO: Io c’ero! Tutto iniziò con la dichiarazione di Guerra da parte di Vittorio Emanuele III che, dopo la Grande Guerra del 1915/18, a causa di un Parlamento ingovernabile (come oggi) aveva insediato come primo ministro Mussolini. Nel 1940, delegato dal re, Mussolini con Hirohito (Giappone) e Hitler dichiarò guerra al mondo intero! Le centinaia di migliaia di morti sono in parte, volenti o nolenti, addebitabili a noi che, con le nostre navi, aerei e inconsapevoli soldati, causammo un ecatombe! La Liberazione d’Italia iniziò con lo sbarco alleato in Sicilia. Il 3 settembre del 1943, in una riunione segreta avvenuta in Sicilia, l’inviato del re, il generale Castellano, firmava, in nome del governo italiano, la resa incondizionata del nostro esercito. Pochissimi giorni dopo il re ricevette l’ambasciatore tedesco Rudolf Rahn, e lo rassicurò sulla fedeltà e lealtà nei confronti del Terzo Reich: “Dica al Fuhrer che l’Italia non capitolerà mai, è legata alla Germania per la vita e per la morte.” Poi si imbarcò ad Ortona e sbarcò a Cassibile (Sicilia) senza avvisare il suo Stato Maggiore e i suoi generali! Sulla piccola “corvetta” c’era posto solo per il re, il figlio Umberto, l’aiutante di campo gen. Badoglio (che, prudentemente, aveva “spedito” le figlie in Svizzera). Il terzetto sbarcò a Cassibile (Siracusa) dai nemici (già “alleati” nella 15/18). Molti soldati, piuttosto che finire nei campi di concentramento tedeschi come traditori, per colpa del re, si rifugiarono nelle montagne, e iniziò la resistenza.
L’avanzata “alleata” in Italia costò altre decine di migliaia di morti (americani, inglesi, francesi, canadesi, polacchi, marocchini, indiani, australiani…) e molti di più morirono durante lo sbarco degli alleati in Francia. Altre decine di migliaia morirono nelle guerre sul Pacifico. I cittadini del Nord Italia, oltre ai rastrellamenti tedeschi e delle Brigate Nere fasciste, morirono nei bombardamenti a tappeto dei B.29 “alleati”. Il 25 aprile, oltre che “bella Ciao” si dovrebbe organizzare la visita di alcuni Cimiteri “Alleati” di Guerra in Italia,.e se avrete la possibilità in Francia, a Bastogne, ad Arlington, negli Stati Uniti… e il più impressionante ed emozionante fu quello di Manila, che mi hanno rammentato, sempre, cos’è una guerra, mai pienamente giusta, che lascia sempre un segno indelebile, e rammenta che viviamo in un mondo sempre più “precario”, in mano a personaggi che, per ambizione di potere (politico o di vantaggi economici) è sempre disponibile all’Omicidio di Massa… Provare per credere… Nel 1940 avevo 9 anni. Nel 1943, a 12 anni mancò il sostegno alla famiglia, nel 1945, a 14 anni terminò la guerra (Una Guerra) perché dai tempi della Clava alla Bomba “H” vi è una continuo desiderio di prevaricazione politica o economica, programmata da eruditi, pericolosi imbecilli, sempre con la stessa mentalità: lo sfruttamento dell’Uomo e del Pianeta Terra, sempre con la stessa mentalità: affidare la loro eventuale sopravvivenza finale a una navetta spaziale: Luna… O meglio, Marte? Tanti auguri! Ma andatevene subito! Preferisco tenere i piedi per Terra!

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Antonio Baudino