Rio chiede lo stato di emergenza

Rio chiede lo stato di emergenza. “Servizi a rischio per le Olimpiadi”

Il governo di Rio de Janeiro ha dichiarato la crisi per poter attingere risorse dal fondo federale. “Misure d’emergenza necessarie per evitare il crollo dei servizi”

Daniele Eboli

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La città di Rio de Janeiro aspetta l’arrivo di oltre 500 mila persone per i Giochi Olimpici che si apriranno il prossimo 5 agosto.

Le casse dello Stato però sono vuote e i servizi di trasporto, di sicurezza pubblica e di sanità sono a rischio. Per questo il governo locale ha deciso di dichiarare lo stato di emergenza finanziaria.

Nonostante sia il secondo stato più ricco del Brasile, Rio de Janeiro è in grave crisi a causa del calo degli introiti fiscali e del crollo dei prezzi mondiali del petrolio. Il governatore, Francisco Dornelles, in una nota pubblicata sul sito ufficiale del governo ha dichiarato: “Sono necessarie misure di emergenza per evitare un crollo totale in settori come sicurezza pubblica, sanità, istruzione, trasporti e gestione ambientale”.

Le autorità locali adesso potranno invece contare su un “assegno in bianco” di tre mesi che consente l’erogazione di fondi da parte del governo federale senza l’approvazione dell’Assemblea nazionale. Secondo gli esperti però, questa decisione potrebbe aprire un pericoloso precedente. Altri stati brasiliani sono nelle stesse condizioni di Rio.
A 49 giorni dai Giochi, Rio non è ancora pronta

Un po’ come successo nei mesi che precedevano i mondiali di calcio del 2014, a Rio si succedono manifestazioni e scioperi. Gli insegnanti delle scuole statali hanno scioperato per oltre tre mesi, denunciando i bassi stipendi e le cattive condizioni di lavoro. Come loro, anche gli studenti hanno manifestato per ottenere migliori condizioni negli istituti.

Le strutture ospedialiere sono a corto di materiale sanitario. Anche la metropolitana è ancora incompleta. La Linea 4, cruciale per il trasporto nei luoghi delle competizioni olimpiche, potrebbe non essere del tutto conclusa per l’inizio dei giochi.