Orgoglioso di averne fatto parte

cp0001 (21)

Chi Siamo
Alle Capitanerie di porto sono storicamente affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali, riconosciute con il Regio Decreto che il 20 luglio 1865 ha sancito la nascita formale del Corpo.
COMPETENZE: Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.
Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
ORDINAMENTO: quale Corpo specialistico della Marina Militare, le Capitanerie esercitano in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge.
ORGANIZZAZIONE: L’attuale organico consta di 11000 uomini e donne, distribuiti in una struttura capillare costituita da 15 Direzioni Marittime, 55 Capitanerie di porto, 51 Uffici Circondariali Marittimi, 128 Uffici Locali Marittimi e 61 Delegazioni di Spiaggia, mediante la quale il Corpo continua ad esercitare le proprie molteplici attribuzioni, sul mare e lungo le coste del Paese.

LA GUARDIA COSTIERA

Con Decreto interministeriale 8 giugno 1989, i reparti del Corpo delle Capitanerie di porto che svolgono compiti di natura tecnico-operativa, sono stati costituiti in “Guardia Costiera” che, pertanto, rappresenta un’articolazione del Corpo medesimo.

Tale provvedimento, che istituisce formalmente anche nel nostro Paese la Guardia Costiera, in realtà non ha fatto altro che riconoscere come tale il servizio da sempre svolto, lungo le coste e in mare, dalle Capitanerie di porto.

A similitudine di quanto avviene in tutte le altre nazioni, le unità navali ed aeree del Corpo, oltre a recare la scritta “Guardia Costiera”, hanno vestito la tradizionale livrea bianca con il logo che, in tutto il mondo, contraddistingue i mezzi della Guardia Costiera da quella di altri enti o corpi di polizia e statali.

img_placeholder

Tale “logo”, (decreto 27 dicembre 2006 – Adozione e tutela del logo della Guardia Costiera. GU n. 13 del 17-1-2007) – in omaggio ai colori della bandiera nazionale ed all’appartenenza del Corpo delle Capitanerie alla Marina Militare, è stato disegnato come una fascia tricolore in cui la banda rossa ha assunto una estensione predominante e recante, al centro, la tradizionale ancora nera della Marina su campo circolare bianco.

allievo accademia   bollettino4
Renato Rinaldi-1968-allievo dell’Accademia Navale di Livorno