Piazza Vicenza

Piazza Pontelandolfo in Vicenza; Piazza Vicenza in…?

La promessa rispecchia la nobiltà d’animo dell’individuo, muove i fili della società e contribuisce ad avvalorare, non solo la storia, ma in modo sostanziale l’effettivo presente. Al contrario, una parola data non mantenuta rischia di generare spiacevoli incomprensioni maggiormente se l’ambito in cui si manifesta è la cerchia istituzionale e politica.

A seguito della celebrazione del 150° anniversario dell’eccidio di Pontelandolfo e Casalduni, il 14 agosto 2011, il sindaco di Vicenza, Achille Variati, prometteva, dinanzi alla popolazione pontelandolfese, di rendere omaggio alla triste sorte di una Pontelandolfo screditata, intitolando una piazza della città di Vicenza al paese sannita. La piazza, dedicata ai martiri della strage infame, si trova all’interno dell’area pedonale del complesso residenziale di Borgo Berga, in prossimità del Tribunale di Vicenza. La complicità del tenente colonello di origini vicentine Pier Eleonoro Negri, autore materiale dell’eccidio, spingeva il sindaco Variati, non solo a partecipare alla commemorazione degli avvenimenti dell’agosto del 2011, ma a destinare uno dei luoghi più significativi della città alla comunità pontelandolfese. L’inaugurazione della piazza, avvenuta il giorno 11 giugno 2016, vedeva coinvolta una delegazione composta dalle cariche istituzionali di Pontelandolfo: il sindaco Gianfranco Rinaldi, l’allora vice-sindaco Donato Francesco Addona – ad oggi consigliere comunale, il presidente dell’Associazione Culturale “Pontelandolfo Città Martire” Renato Rinaldi e il suo collaboratore Carmine Fusco presenziavano con dignità alla cerimonia inaugurativa.

Dopo aver espresso ampia gratitudine al comune vicentino per la concreta realizzazione di Piazza Pontelandolfo a Vicenza, ora bisogna restringere il campo analitico tra le mura della casa comunale del paese onorato dal sindaco Variati.

Con la delibera della Giunta Comunale numero 119 del 23 ottobre 2012, il Comune di Pontelandolfo, seguendo la nobile promessa, si apprestava ad intitolare la piazza antistante la sede municipale in onore della città di Vicenza. Attraverso il decreto del 1° agosto 2013, la prefettura di Benevento, con esito positivo, risolveva la procedura e gli adempimenti burocratici affinché si potesse realizzare materialmente la richiesta avanzata, con motivazioni ampiamente giustificate, dalla Giunta. Ad oggi Piazza Vicenza in Pontelandolfo latita, o per meglio dire si compone di una matrice virtuale che non permette al pubblico di notarla. L’assenza ingiustificata della targa toponomastica e la mancata celebrazione di un evento politico e socio-culturale in onore della comunità vicentina rischiano di far apparire la promessa come una flebile dichiarazione di routine. Se lo spazio antistante al comune, oltre ad una urgente ristrutturazione, ricevesse ampia importanza in merito all’effettiva intitolazione in onore della diplomatica città di Vicenza, costituirebbe un prestigioso ritaglio di storia da innestare negli annali del paese. E quindi, tra una preghiera e l’altra, correttamente pronunziate ogni 14 agosto ma solo durante il periodo in cui si è amministratori, è bene impiegare il resto dell’anno a rafforzare una delle poche vicende che animano, per merito di pochi, il paese.

L’intenzione interrogativa dell’articolo risiede nel voler chiarire le sorti dell’effettiva materializzazione dell’atto burocratico, così da poter affiggere al petto della comunità una decorazione legittima e non una tenue e futile cortesia di facciata.

 

02/07/2019                                                                                                              Gianmarco Castaldi

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