Domanda del Cav. D. Achille Iacobelli

(9) Poco lungi dal luogo, ove è sito il Ponte di Ferro sul Calore, veggonsi de’ pilastri in buono stato ove nel 1810 si pensava costruire un Ponte di legno, alla Viebeckingh, indi per ignote ragioni rimaso abbandonato. Il progetto di un ponte colà rimontava ad epoca molto remota , dapoichè il chiarissimo Luigi Galanti nella Descrizione Storica e Geografica dei Regno delle Due Sicilie vol. 3, pag. 188 nel parlare della strada del Sannio o sia di Campobasso, presenta queste osservazioni:
“Ducenta – visita Doganale – In questo anno 1789 fin qui è giunta la « costruzione della strada – Solopaca – Fiume Calore – Oggi si tragitta in barca; ma si deve compire la costruzione del Ponte, che da un secolo è stata sospesa a cagione de’privati interessi de’Baroni, che sul fiume esigono il pedagio, sotto il titolo di Scafa”.

ferdinando_ii-246x300(10) Ecco il Sovrano Rescritto, con cui Sua Maestà accoglieva la domanda del Cav. D. Achille Iacobelli per la costruzione del ponte sul Calore, al Torello.

“Intendenza della Provincia di Molise -2. Uffizio – Amministrazione a Provinciale -.2. Carico n. 616- Campobasso 2 aprile 1852- Signore -S.E.il Ministro Segretario di Stato de’ Lavori Pubblici con autorevole foglio del 29 prossimo passato mese, 2. Ripartimeato,1. Carico, N. 1188 mi ha comunicato il seguente Sovrano Rescritto.
Il Cav. D. Achille Iacobelli ha umiliato supplica al Re N.S., contenente l’offerta di poter costruire un ponte in fabbrica al Torello, giusta la facoltà conceduta con Sovrana risoluzione degli 11 febbraio ultimo colle seguenti condizioni .-

1.Appena terminato il ponte, si procederà all’apprezzo da un Ingegniere destinato da Sua Maestà, al cui giudizio il supplicante starà diffinitivamente.
2.A cura della pubblica Amministrazione si procederà all’affitto del pedagio; e del ritratto una parte cederà a beneficio del supplicante per interesse a scalare alla ragione del 5 per 100 sul capitale importo del ponte, e l’altra parte si esigerà parimenti dal supplicante in conto del capitale fino a che non sarà intero estinto il suo credito. Nel caso che il ritratto pel pedagio sarà minore della somma dovuta per interesse, il supplicante si contenterà percepire unicamente quel tanto che riuscirà ricavare.
3.Il dritto di pedagio si esigerà precisamente a norma della tariffa approvata pel ponte di ferro a Solopaca con RealRescritto de’3 aprile 1834 e con la stessa privativa di mezzo miglio sotto corrente del ponte.
4.Siccome nelle vicinanze del novello ponte i due Comuni di Melizzano ed Amorosi tengono una scafa che affittano, la quale verrà inutilizzata col ponte , rosi per un riguardo a detti
comuni si permetterà gratis il passaggio agli abitanti di essi con vettore e legni di ogni specie.
5.Il supplicante avrà dritto di rettificare, allargare e completare la strada di Cerreto, compresa la parte interna degli abitati, e sempre col preventivo indennizzo de’danni che verranno accagionati ai fondi a agli a edifizi.
6.Egualmente avrà il supplicante dritto di accomodare, allargare, ed anche costruire del tutto nuova qualunque strada, ed in quella direzione che gli piacerà sia verso Piedimonte, sia verso la Sannitica, sempre a sue spese, e previo l’indennizzo de’ danni a’ particolari, e ciò per aumentare il commercio sul ponte, che in tal modo in più breve tempo verrà scontato.
Per le strade di cui si parla in questo articolo, non chiede mantenimento alcuno, nè alcun rimborso di spese, ma le lascerà gratis a beneficio del Real Governo unitamente al ponte quando sarà pagato del solo importo di questo.
7.Sarà accordata l’ampia garentia al supplicante per le cose sopradette verso i particolari, dovendosi l’opera del ponte quanto le strade stimare di pubblica ragione. Quindi il supplicante potrà fare, ed operare tutto ciò che la stessa pubblica amministrazione potrebbe, sempre con l’indenizzo a chi di dritto.
8.Finalmente il Real Tesoro , e le due Provincia di Molise e Terra di Lavoro potranno comprare il ponte e le opere, che fari il supplicante, giusta l’apprezzo, che verrà come sopra eseguito.
Ora Sua Maestà con Sovrana Risoluzione presa nella conferenza de’25 del corrente mese si è degnata approvare l’offerta medesima colle seguenti modifiche alle condizioni da lui presentate.

1.Trattandosi di un’opera che comunque si faccia a spese de’privati, pure deve servire per uso pubblico, e dovrà un giorno divenire proprietà del Governo o delle Provincia ; conviene, che sia fatta a tutta regola di arte : e quindi il progetto del ponte dovrà essere esaminato dal Consiglio degli Ingegnieri, ed approvato da questo Real Ministero.
2.Dovrà stabilirsi una somma da non eccedersi per importo dell’ opera stessa, per modo che l’apprezzo di che si parla nell’articolo primo, potrà servire a determinare la spesa fatta al di sotto di quella fissata.
3.La facoltà che chiede il supplicante di rettificare, allargare, e completare la strada di Cerreto e le altre strade comunali, dovrà esser sempre subordinata all’approvazione da impartirsi da questo Real Ministero, e da quello dello Interno.
Si è degnata ancora S. M. permettere, che sia eretto un monumento a da’proprietari de’Comuni di S.Salvatore e Faicchio in memoria del fausto passaggio della M. S. sulla strada di Cerreto; giusta il disegno, con la relativa iscrizione presentata dal medesimo Signor Iacobelli alla M. S.
« Nel Real Nome glielo partecipo per sua intelligenza, e perchè ne facci inteso il Signor Iacobelli, acciò si presenti in questo Real Ministero per fissare le basi del contratto di concessione da stabilirsi per la costruzione del ponte sulle norme indicate dal Re N. S. -Napoli 29 marzo 1852 R. CARRASCOSA.

Ed io in conseguenza di questo Sovrano Comando, mi affretto a comunicarlo a Lei per l’adempimento di sua parte – L’Intendente – D. Lopane – Al Signore – Signor Cavaliere D. Achille Iacobelli – S. Lupo.

La iscrizione del monumento eretto da’ proprietari di S. Salvatore e Faicchio, di cui nel Real Rescritto è menzione, è così concepita.
AD ETERNA MEMORIA
DEL GIORNO 9 FEBBRAIO 1852
IN CUI
L’ AUGUSTO MONARCA
FERDINANDO SECONDO,
PER LA PRIMA VOLTA
QUESTI LUOGHI FELICITANDO,
QUI FERMAVASI E DECRETAVA
POTERSI
COSTRUIRE IL PONTE A TORELLO,
DOVERSI
QUESTA STRADA CONSERVARE

Epitaffio_a_Ferdinando_II

Dalla Gratitudine

Con posteriore risoluzione Sovrana del 1 aprile 1853, sull’avviso della Direzione generale di acque e strade, S. M. approvava il progetto presentato dal Signor Iacobelli con talune modifiche; e nel tempo stesso riteneva, come limite massimo della spesa occorrente, la somma di ducati 80,000.
La tariffa che si esige per pedaggio sul ponte di ferro, e ch’è stata ritenuta per quella del ponte al Torello, giusta il Real Rescritto del 3 aprile 1834 è la seguente.

Persona a piedi, nulla.
Cavallo o mulo da soma o da sella, grana 2.
Per ogni animale vaccino, grana 3.
Pe’ vitelli che sieguono le madri, nulla.
Per gli animali gregari, pecorini e caprini, un grano per ogni dieci.
Per ogni legno a quattro ruote a due animali, grana 20.
Per ogni legno con tre animali, grana 24.
Idem con quattro animali, grana 26.
Idem, con sei animali, grana 30.
Per ogni calesso ad un cavallo, grana 6.
Idem, a due cavalli, grana 10.
Idem, a tre cavalli, grana 12.
Per ogni traino carico a due animali, grana 20.
Idem, a tre animali, grana 24.
Per ogni traino non carico, a due animali, grana 12.
Idem, a tre animali, grana 15.
Idem, a quattro animali carico, grana 30.
Idem, scarico , grana 20.
Per ogni porco, grana 3.
I naturali di Solopaca goderanno franchigia per se stessi e per i loro animali, quando per coltivare i loro terreni o pel pascolo vi passassero.
Sono pure esenti le vetture appartenenti allo Stato, al Real servizio, ed all’armata, e quelle addette al servizio della strada, soltanto allora che portano materiali inservienti alla medesima.
Questo cespite si concede in fitto dalla Provincia di Molise, e ne ritira l’estaglio di ducati 3000 ad un bel circa.
L’avvenire di queste contrade, meglio del ponte in parola, si renderà florido e prosperevole, allorchè si considera, che la ferrovia degli Abruzzi deve toccare Amorosi e Piedimonte d’ Alife, val dire buona parte del Distretto, in oltre miglia 20; a tenore degli articoli annessi al Real Decreto del 16 aprile 1855, per la concessione della detta ferrovia al Signor Barone De Risis ( Giornale delle Due Sicilia 19 maggio 1853. N. 108.)