Racconigi : “Vittorio Emanuele II il re galantuomo – l’infanzia e la giovinezza”

CASTELLO E PARCO DI RACCONIGI
via Morosini 1 – 12035 RACCONIGI TEL. O172.84005 FAX. 0172.811531 www.ilcastellodiracconigi.it 1
Descrizione generale della mostra
“Vittorio Emanuele II il re galantuomo – l’infanzia e la giovinezza”

In occasione delle Celebrazioni per i 150° dell’Unità d’Italia il castello di Racconigi ospiterà dal mese di settembre 2010 una mostra dedicata ai primi anni di vita di Vittorio Emanuele II.
La mostra in programma, si propone di rievocare, i momenti più significativi dell’infanzia e dell’adolescenza del primo re d’Italia:
dal tragico episodio dell’incendio a Poggio Imperiale, alla severa educazione impartita dal Cavaliere Cesare Saluzzo, fino alle nozze con Maria Adelaide avvenuto nel 1842.
Lungo il percorso che si snoderà nei locali della cappella, al primo piano nobile, al secondo piano, nella zona balie e nelle cucine saranno esposti quadri, busti, bronzi, armi, mobili che fanno parte delle collezioni della Residenza e di collezioni private.


 

PRIMO PIANO NOBILE
STANZA 1 – L’INCENDIO DELLA CULLA
L’incendio della culla a Poggio Imperiale
“E’ popolarmente noto il grave caso avvenuto il 16 settembre al Poggio Imperiale : si appiccò il fuoco alla culla dove stava Vittorio Emanuele : la nutrice Teresa Giannotti-Rasca , giovane di 26 anni, lo salvò ma riportò essa orribili bruciature alle quali dovè poi soccombere : la epigrafe collocata in quella stanza enfaticamente celebra la devozione generosa della nutrice, che in quel momento non pensava certo ad assicurare i furori destini d’Italia, ma fu mossa dal naturale amore per il suo allievo e dal naturale impulso di riparare alle conseguenze di una sua grave imprudenza”.
Ciò risulta da due documenti che vanno riferiti testualmente, anche perché smentiscono sempre più ( se ce ne fosse bisogno ) la fantastica e maligna leggenda che il piccolo Vittorio fosse morto bruciato e che vi fosse stata sostituzione dell’infante.

Rapporto del Caporale della squadra del Galluzzo

Ill.mo sig. Commissario del Quar.re S.Spirito
La sera del di 16 stante verso le ore undici e mezzo, La Baglia di S. A. I. e R. il Principe di Carrignano , essendo nel suo appartamento e volendo con il lume ammazzare le zanzare, gli prese fuoco lo zanzariere, ed il vestito che aveva in dosso, volendo salvare il Bambino che era in Letto accese ancora il med.mo alle grida della med.ma accorse delle cameriste, a altre Persone di servizio, e spensero il fuoco, essendo rimasto del letto mezza materassa, e la Baglia si dice che stia in pericolo stante di essersi tutta bruciata.
Che è quanto – F. L. A. MINUTI , Cap. le

Rapporto del primo furiere di Corte – 16 settembre 1822

Nel corso della notte, venendo questo dì, la nutrice del piccolo Principe di Carignano, volendo con un piccolo cerino espellere le zanzare ha dato fuoco allo zanzariere del letto del piccolo Principe, e, vedendolo tutto in fiamme, ha con prestezza salvato il medesimo, che è per altro rimasto offeso in tre parti del corpo senza pericolo : e la nutrice è stata talmente offesa che fa temere dalla sua vita.
Per questo disastro è stato fatto una emissione di sangue alla I. R. arciduchessa Maria Teresa principessa di Carignano, che trovasi incinta nel settimo mese.
GIOVANNI CECCHERINI , 1^furiere

TERZA TRACCIA AUDIO (stanza della culla e villa di poggio Imperiale)
Firenze, Poggio Imperiale.
Sono le 23 e 30 del 16 settembre 1822.
Teresa Giannotti-Rasca, giovane nutrice di Vittorio Emanuele II, si trova come tutte le notti nel piccolo appartamento del principe. Tiene in mano un piccolo lume, col quale sta cercando, senza troppa fortuna, di allontanare le zanzare che infastidiscono il sonno del piccolo erede dei Savoia-Carignano, quando, inavvertitamente, per un’imprudenza rivelatasi fatale, dà fuoco alla zanzariera posta sulla culla.
In un attimo le fiamme avvolgono la zanzariera del principe e il vestito che indossa.
Senza alcun indugio si getta sul bambino e lo mette in salvo, incurante della propria incolumità.
Alle sue urla accorrono le cameriste e altre persone di servizio che riescono in breve tempo, fortunatamente, a spengere il fuoco.
Il principino riporta solo lievi ferite, mentre la nutrice è offesa da gravi ustioni su tutto il corpo.

Scriverà Maria Teresa l’8 ottobre:
Vittorio ristabilito delle sue bruciature (una alla mano destra, l’altra al fianco sinistro ), di cui non si vede quasi più traccia. La povera madama Giannotti sua nutrice pareva che già stesse meglio.
Ma ad un tratto, nello spazio di 24 ore, si aggravò talmente che morì l’altro ieri mattina : ciò mi ha fatto una pena estrema . Era una così brava donna e aveva sempre avuto tante cure per nostro figlio