La Faggeta monumentale

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La Faggeta monumentale

Con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è stato istituito l’elenco degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale d’Italia, il quale si compone degli elenchi regionali, che a loro volta sono costituiti dagli elenchi predisposti da tutti i Comuni italiani. I Comuni dovranno effettuare il censimento entro il prossimo 31 luglio, per il quale possono avvalersi di segnalazioni provenienti da cittadini o da associazioni, istituti scolastici, enti territoriali, strutture periferiche del Corpo Forestale dello Stato, Direzioni regionali e Soprintendenze competenti del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Nel ricco patrimonio delle alberature, quella che troneggia e racchiude tutti i pregi enunciati, è la Faggeta Secolare di monte Calvello. Adagiata sul crinale del monte, la Faggeta appare immutata nei secoli, come un mondo fantastico, quasi magico, dove la voce del silenzio viene interrotta, di tanto in tanto, da un’armonia di rumori e suoni, taluni misteriosi, altri di facile percezione: il cigolio dei rami piegati dal vento, il fruscio delle foglie secche, uniformemente depositate sul suolo, che a folate si rincorrono, il tonfo improvviso dei rami secchi che cadono a terra, il grido di libertà del falco che si libra sontuoso in volo. Un’oasi incantata di naturalezza e di pace che cattura il visitatore inebriato dal profumo aulente delle mammole in fiore. Addentrandosi oltre, nella parte più fitta, gli alberi, che risentono della vicinanza degli altri Faggi, hanno i rami rivolti verso l’alto. Dove, invece, l’albero è isolato, assume un aspetto maestoso, il tronco possente, rivestito di corteccia liscia e cenerina, la chioma compatta, ampia ed espansa, rifugio sicuro per la fauna che vive nel bosco. La particolare fertilità del terreno, profondo e fresco, ha determinato un notevole sviluppo in altezza dei Faggi. Alcuni esemplari superano i 30 metri. La Regina Margherita di Durazzo e il Principe di Colobrano hanno scritto la storia della Faggeta.

Gabriele Palladino

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