Teodoro Salzillo -L’eccidio di Pontelandolfo

“Roma e le menzogne parlamentari nelle Camere de’ Comuni di Londra e Torino”.

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PREFAZIONE

La rivoluzione pervenuta a travolgere le menti con un falso filosofismo, a scambiare il senso dei vocaboli della lingua, a manomettere il retto ragionare con una logica tutta propria, a sublimare la sempre crescente illuvione dei più abbominevoli vizi e delitti (Lettera Enci: di Pio IX 1O Agosto 1863) ed a canonizzare
l’assassinio; dubbitando che i popoli non si facessero accorti dell’inganno in cui erano stati trascinati, cercò una leva potente, la quale con la sua forza potesse tenerli desti ed indecisi.
L’ organizzatore della strage mondiale, Lord Palmerston, che della rivoluzione è il primo protettore, non pel bene della sociale Famiglia, ma perchè la mercantessa Albione ne traesse profitto, senza durar fatica, la rinvenne nella negazione del vero. E siccome questa figlia di Satana si è identificata con lui, cosl, onde avesse possanza maggiore, l’ha sublevata agli onori parlamentari. Diffatti vediamo, che di essa si è servito a muovere guerra alla Chiesa , ed al Vicario di Cristo; di essa si è servito, per mezzo della virulente eloquenza di Sir Gladston ad attaccare l’immortale Re FERDINANDO II; di essa ha fatto uso, per mezzo della stampa venale, a diffamare gli onesti e ad onorare della apoteosi i Regicidi; di essa si è servito nel Congresso di Parigi, per mezzo di Lord Clarendon, a rovesciare i troni d’Italia, segnando loro una dichiarazione di Guerra in un trattato di pace; alla fin fine di essa si serve tutt’ora ad assalire la Corte Romana, e l’ Esule Sovrano FRANCESCO II, non che la bella, la religiosa, la Eroica, e la rassegnata Sua Consorte MARIA SOFIA, innanzi a Cui, ogni testa Coronata in segno di onore, di rispetto e di ammirazione s’inchina; ed attribuisce loro la causa del movimento nazionale che si verifica nel Regno di Napoli, dichiarandoli responsabili di quel sangue che si versa in quelle depauperate contrade, una volta floride e doviziose.
Ed abbenchè con atti autentici e con prove d’incontrastabili fatti sia stato sempre smentito, senza però mai arrossirne, pure gli allievi della sua scuola che cicalecciano nella Camera di Torino, non si sono mai arrestati a fare sfoggio di valentia a chi sapesse più mentire, sbugiardandosi a vicenda e senza vergo­ gnarsi, in riparazione dell’offesa, sono venuti a duello; per dimostrare la gran concordia che regna tra i parassiti, che si strombazzano rappresentanti dell’acefalo Regno Italiano.
Noi indegnati della loro sfrontatezza, annojati di più leggere negli atti ufficiali tante spudorate menzogne, ci siam decisi gettarli un guanto di disfida, e far rilevare ehe quanto si è detto nella Camera de’Comuni di Londra ed in quella di Torino, contro la Corte Romana , contro FRANCESCO II,e contro gli altri Principi spodestati, tutto è falso. Ed acciocchè gli avversari in politica non ci potessero adentellare nell’ esposizione del lavoro; ci serviremo, come documenti di appoggio, delle ragioni, delle opinioni e dalle confessioni, che la maggioranza dei componenti le due Camere, ha fatte, emesse e dedotte. Le loro tornate ci saranno a guida, e la stampa liberale ci starà in sostegno.
Fidenti nel vero, e disprezzando gl’ignoranti, e gl’invidiosi calunniatori, scenderemo nella dura, ma per noi piacevole palestra.

Alle pagine 133 e 134

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