LE RIVELAZIONI DEL POLIZIOTTO CURLETTI

RICERCA EFFETTUATA SU “GOOGLE LIBRI”   a cura del Prof.Renato Rinaldi
Pagine da CURLETTI Rivelazioni_ed_altri_documenti_inediti_rAI LETTORI

Foscolo nell’impeto dell’ira che prorompeva dal suo petto contro gli oppressori del suo tempo gridava -Scrivete, scrivete; perseguitate i vostri persecutori, affinchè si sappia che non siamo nè stolti, nè vili ma sventurati.
E noi imitando quell’anima sdegnosa del Foscolo abbiamo scritto, e scriviamo preparando così per la severa storia le prove e i documenti che infameranno i dominatori del giorno -Le rivelazioni che pubblicammo nella Campana del Popolo, quelle pubblicate dappoi, altri libercoli che svelarono altre turpitudini, e nefandigie noi riuniamo in questo opuscolo con aggiunte, e note, e con nuovi fatti luminosi. Noi vogliamo per quanto ci è dato mostrare agl’illusi, che il governo-partito sia il flagello d’Italia, e che gli uomini della consorteria furono, sono, e saranno avversi alla ricostituzione Nazionale.
Si è sempre affermato, che il Conte di Cavour avesse in mente di fare un’Italia dalle Alpi al Mare: e fu un’errore Cavour invece preparò e compì un gran disegno a pro­ fitto dei proprj concittadini; egli impose la dominazione piemontese a tutte le altre provincie della Penisola – i nostri martiri tradirono il paese e si schierarono sotto i vessilli del nobile Conte, – e così l’Italia rimase senza il cuore, e senza il destro braccio, mancandole Roma e Venezia, nè almeno la speranza di ottenerle un giorno ci sia dato di alimentare; imperocchè Napoleone III non acconsentirà mai a lasciare la città delle sette colline, e secondo il ministro Della Rovere, i nostri trecento ottantamila soldati non bastano per misurarci con l’ Austria.
Noi dunque abbiamo un’Italia, meno Italia. E per ricambio, ci hanno regalato la confu­sione amministrativa, le tasse, il disavanzo, e la più servile d’ipendenza verso Napoleone III. Fummo servi dell’Austria, ora siamo vassalli della Francia. Tutti i sacrificj fece Napoli all’idea unitaria, e di questi sacrificj niuno tenne conto.
Ci chiamarono barbari e ladri-La storia ci vendicherà; i posteri impareranno a conoscere i veri barbari ed i veri ladri.
La storia non è forse la Nemesi punitrice ed inesorabile dei popoli e dei principi ?

LE RIVELAZIONI DEL POLIZIOTTO CURLETTI

Chi è Curletti -Egli si spaccia per agente segReto del Conte di Cavour, lo fù; ma servì pure la Polizia di Torino , e servendola ebbe contatto coi ladri; spesso con loro divise la preda; da questo lezzo lo trasse il Conte di Cavour e ne fece uno spione politico – In Napoli sedeva nel gabinetto del sig. Silvio Spaventa segretario generale di Polizia; vi era onnipotente; quando l’arresto d’un ladro seguito a Torino, e le analoghe confessioni mostrarono la complicità del Curletti nella banda, e lo designarono particolarmente come il più compromesso nel furto d’un braccialetto, di gran prezzo appartenente alla moglie di alto impiegato- un Giudice istruttore di Torino spedì un mandato d’arresto contro il segretario intimo, il poliziotto del signor Spaventa, e nel tempo stesso l’alto impiegato cominciò a fare chiasso -La faccenda non potè abbujarsi, solamente l’amico suo Spaventa e gli altri protettori di Torino invece di farlo arrestare gli facilitarono la fuga -Ma Curletti che si attendeva a bravare la legge ed i magistrati, che si credeva una necessità governativa, e non s’ingannava, percbè ai tristi governi gli uomini tristissimi fanno bi­ sogno, Curletti , volle vendicarsi, e stampò le proprie nefandigie, e quelle dei personaggi che di lui eransi serviti.

Ecco le origini delle prime rivelazioni che seguono.

PAG. 34  A  44   –  XI.

PAG. 92 A 93  –     CONCITTADINI !

PAG. 239 A 249 –  IL LIBRO DEL CONTE BIANCO -RIVELAZIONI