Soccorsi a Garibaldi

storia gg
RICERCA EFFETTUATA TRAMITE GOOGLE LIBRI SUL TESTO “Storia di Giuseppe Garibaldi narrata da P.Giuseppe Da Forio” VOL.II -GIANNINI-NA-1870-
pag.107-111
Soccorsi a Garibaldi.
La seguente lettera è stata indirizzata al direttore del Daily-News dal cassiere del fondo per la Sicilia:
« Signore: Permettetemi di usarmi del vostro pregevole giornale per ricordare agli amici inglesi della causa italiana, che il ritrovamento di una somma considerevole di danaro nel palazzo della finanza a Palermo non debba trattenerci dal soccorrere generosamente la causa di cui Garibaldi è l’eroico rappresentante.
« Che é ricordino l’esempio che ci danno i nostri fratelli di Scozia. In una lettera oggi ricevuta dal sig. Mac Tear, segretario onorario in Glasgow pel fondo di Garibaldi si legge:
Vi spedisce una lista di sottoscrittori, che vi proverà che non è la Scozia in generale ma quasi esclusivamente la città di Glasgow che soscrive; avrò a giorni qualche altro centinaio di lire da mandarvi.
« E bene che il pubblico sappia che la sola città di Glasgow mi ha già rimesso per questo fondo 700 lire st. (fr. 17,500) e, come è detto di sopra, più centinaia hanno da arrivare ». Sono, cc.    W. H. Ashurst, Cassiere  6 Old Jewry, Londra.
-A Berna è aperta una soscrizione per un dono di 100 a 120 carabine a Garibaldi.
-Anche nella Svezia si sono destate grandi simpatie per Garibaldi e pei Siciliani. Gli Svedesi si professano fratelli per sentimento di libertà e per sangue (normanno) al popolo Siciliano e raccolgono denaro « per aiutarlo con cannoni e spade di buon ferro svedese ».
(Dal Movimento del 16 giugno)

Gli impiegati alla miniera di Monteponi in Sardegna vollero anch’essi concorrere alla patriottica soscrizione pei soccorsi a Garibaldi e fecero tra loro una colletta di 190 franchi che a noi fanno pervenire per essere rimessa alla cassa generale dei soccorsi a Garibaldi.
(Dal Movimento del 16 giugno)

La sera di mercoledì. 20, avrà luogo al teatro Rossini una rappresentazione in favore della sottoscrizione per la Sicilia.
Giovedì collo stesso scopo sarà data una rappresentazione al teatro Lupi da alcuni allievi del collegio Nazionale.
Confidiamo che un numeroso concorso renderà proficue ambedue le rappresentazioni con sì lodevole scopo combinate; alla voce della carità patria non furono mai sordi i Torinesi.
(Dal Diritto del 19 giugno)
La Società di mutuo soccorso dei falegnami ed ebanisti aperse una sottoscrizione a favore della rivoluzione siciliana.Questa sottoscrizione aperta fra i soci componenti detta Società fruttò franchi 51,88. Sia lode a questi buoni operai.
(Dalla Gazzetta di Modena 18 giugno)
Un banchiere milanese pregato da uno de’suoi principali commessi di Studio che gli volesse accordare licenza d’andare ad arruolarsi con Garibaldi, in sulle prime oppose un categorico rifiuto. Ma assicuratosi che il giovine avea ben ponderato e maturato un tal proposito e che era tratto dal più puro amor di patria a lasciare un lucroso impiego e una casa ove la sua capacità era degnamente apprezzata, chiamò a sé il commesso, gli accordò la licenza domandata, gli anticipò 600 franchi, assicurando che il suo stipendio avrebbe continuato a decorrere fino che durasse la guerra, e che a guerra finita il commesso avrebbe potuto rientrare nel posto che ora degnamente occupava. A tutto ciò il generoso banchiere aggiunse anche 700 franchi che il commesso doveva consegnare al « Comitato di soccorso per la Sicilia », proibendogli per altro di dire il nome del donatore.
(Dalla Gazzetta di Modena 18 giugno)

Da un milite della terza legione ci venne comunicato il seguente ordine del giorno, che ci duole di non averlo avuto prima per pubblicarlo. Le sottoscrizioni per la Sicilia finora non ebbero il solito sviluppo nelle file della Guardia Nazionale unicamente per mancanza d’iniziazione e di recapito, che del resto la Guardia Nazionale, ove d’uopo sarebbe disposta ad andare essa stessa in Sicilia. Quindi siamo certi che queste sottoscrizioni, ora che l’appello è fatto, riesciranno stupendamente.

Copia d’ordine del giorno 4 giugno 1860 dato dal f.f. di Colonnello alla terza Legione.
Con nobile pensiero il superiore Comandante partecipava al sottoscritto l’appello fatto dal Presidente della Società Nazionale Italiana al patriotismo di questa Milizia pel di lei concorso nella soscrizione in pro della Sicilia che sta rivendicando il suo posto nella libera famiglia italiana.
Garibaldi, l’invitto eroe che con un pugno di prodi imprese la liberazione di Sicilia dalla mala signoria dei Borboni, ha diritto a tutta la riconoseenza e simpatia di quanti amano questa italiana terra, e l’obolo ch’Ei ci chiede in soccorso dell’opere che sta valorosamente compiendo è debito sacrosanto d’ogni Italiano, tributo richiesto da carità di patria.
Il sottoscritto reputa quindi superfluo qualunque eccitamento in proposito, e si rivolge al noto zelo dei signori capitani e forieri affidando loro l’incarico di promuovere prontamente ed in quel modo che ravviseranno migliore apposita colletta nella rispettiva compagnia, con preghiera di trasmetterne il risultato allo statomaggiore di Legione, onde essere col mezzo del superiore comando versato a destinazione.
(Dalla Gazzetta del Popolo 19 Giugno).
Quella giunta municipale nella sua adunanza del 31 maggio ultimo scorso, aderendo all’istanza inoltrata dagli alunni ed alunne delle scuole comunali ed asilo infantile di questo luogo affinché questo municipio erogasse in favore della Sicilia la somma stanziata nel corrente bilancio pei premi alla scolaresca, non solo ha erogato in soccorso dei prodi combattenti per la redenzione di quella infelice parte d’Italia il fondo suaccennato, ma portò alla complessiva somma di L. 100, la partecipazione di questo municipio alla sottoscrizione nazionale per l’Eroica Isola Italiana, e deliberò eziandio di promuovere, siccome promosse, una privata colletta in soccorso de’ nostri fratelli Siciliani , che fruttò la somma di lire 58,60, colla pubblicazione di apposito manifesto in cui si faceva a questi abitanti il seguente eccitamento:
Vallesi ! Voi che non foste mai ad altri secondi quantunque volte si fece appello alla vostra filantropia, al vostro amor patrio, verrete meno a voi stessi in questa solenne circostanza, in cui tutti i popoli civili del mondo concorrono col loro contributo alla liberazione dell’infelice Sicilia dall’agonia in cui la tiene l’infame Borbone? Se i vostri figli, che muovono appena i primi passi nella vita sociale, vi danno già sì nobile esempio di patrio amore, rinunciando in pro della Sicilia a quanto v’ha per essi di più lusinghiero, quai sacrifici non farete voi per un’opera sì eminentemente Italiana ?    (Da Valle Lomellina).
Istanza della scolaresca di Valle al Municipio.
Gli alunni e le alunne delle scuole comunali e dell’asilo infantile di Valle, desiderosi di concorrere essi pure in qualche guisa alla redenzione di quella bella ed infelice parte d’Italia, che geme sotto l’insopportabile giogo della Borbonica tirannide, rinunciano ai premi, che loro potrebbero essere distribuiti alla fine del corrente anno scolastico da codesto onorevole Municipio.
Supplicando a voler erogare la somma stanziata nel bilancio 1860 nei primi alla scolaresca in soccorso dei nostri fratelli di Sicilia e di quei prodi, che guidati dall’Eroe Nizzardo, fanno impallidire i tiranni sui vacillanti loro sogli.
Firmati per le scuole ed asilo infantile gli alunni:
Bagnati Pietro – Mazza Vincenzo – Alita Luigia – Bellomo Giovanna – Gandini Clementina – Localelli Guglielmina – Fiorini Ausonia – Avanzi Giovanna.
– La società del giardino apriva ieri a sera le sue sale ad un nuovo generoso convegno per soccorrere alla causa nazionale di cui ora Giuseppe Garibaldi combatte in Sicilia le gloriose battaglie.
Numeroso e scelto era il concorso, che non falla mai in Milano quando risguarda la nobil causa della gran causa italiana.
Notevolissima era la presenza di alcuni membri dell’alto clero,felice prova che anche sotto quell’abito palpitano fra noi cuori generosi e patriotti; il governatore di Milano e quant’altro accoglie la città di più nobile e di più distinto erano pur presenti.
Arie, duetti , terzetti e cori, pianoforte, arpa, e perfino il magico violino di quel taumaturgo dei concerti che è Sivori, si alternarono in questa bella serata fra la schiera delle simpatiche e gentilissime signore che in questa occasione si mostravano per eletta scuola, per soavezza di modi e di voci , più che dilettanti , vere artiste, di quella schiera privilegiata che trova l’espressione al canto ed al suono nella vera ed unica sua fonte, il cuore.
Non è a dire la maravigliosa venustà di quelle trenta signore che raccoglievano in sè quanto ha di più bello, di più elegante, di più poetico nel giardino delle donne milanesi, che anche nel numeroso uditorio rappresentavano i più eletti suoi fiori.
Oltre a 10 mila franchi furono il frutto di questa serata.
Grazie a voi o gentili! grazie in nome di Garibaldi, della Sicilia, d’Italia !    (Dal Monitore di Bologna)
II consiglio municipale di Bologna ha votato per ora la somma di lire 20,000 da essere tosto versata in aiuto della eroica impresa del Generale Garibaldi in Sicilia.    (Mon. di Bol.)